Sono ormai due anni che con la legge di stabilità sono state introdotte le Società Benefit e se ne contano circa duecentocinquanta in Italia tra cui alcune società a partecipazione pubblica, le società certificate come B-Corps sono oltre 2.500 nel mondo dati positivi che fanno ben sperare in un evoluzione del capitalismo, dal cinismo economico a una sorta d”illuminismo sociale.

Le società benefit sono quelle società in cui si perseguono  “una o più finalità di beneficio comune” e in cui ci si impegna ad operare “in modo responsabile, sostenibile e trasparente” nei confronti della comunità e dell’ambiente pur restando sempre società lucrative.

Fare Testamento Solidale significa “lasciare i propri beni, o anche solo una parte, ad uno o più enti benefici”. È possibile lasciare in eredità “una somma di denaro, azioni, titoli di investimento, un bene mobile come un’opera d’arte, un gioiello o anche un arredo, un bene immobile, come un appartamento, la polizza vita indicando la/le onlus scelta come beneficiaria/e.” (Consiglio Nazionale del Notariato). Per effettuare un dono nel testamento non è necessario avere a disposizione grandi cifre, non esiste, infatti, un tetto minimo di donazione. È sufficiente inserire un lascito nelle ultime volontà in maniera consapevole e sicura “ovviando al problema e al rischio che lo strumento del testamento biologico si riduca a una firma frettolosamente apposta dal cittadino in calce a un modulo scaricato sul web” (Abbate).

È recente la presentazione di uno Studio (di Angelo Turco) approvato il 19/04/2018  presente sul sito del Consiglio Nazionale del Notariato. Lo Studio in questione chiarisce alcuni aspetti importanti e rilevanti in una materia di non semplice interpretazione quale la conformità catastale. L’approfondimento è necessario in quanto le conseguenze legate a una dichiarazione falsa sono importanti e possono comportare anche la nullità dell’atto. La disciplina voluta dal Legislatore ha infatti il suo scopo fondamentale, secondo i commentatori del testo, di fare emergere fenomeni di elusione o evasione fiscale nel settore degli immobili collegati ad un mancato aggiornamento dei dati oggettivi.

È partita dal 14 luglio l’abolizione dello split payment per i professionisti come previsto dal Decreto Dignità (D.L. n. 87/2018) – “L’articolo 11 prevede l’abolizione dello split payment per le prestazioni di servizi rese alle PA i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta o a titolo di acconto ai sensi dell’articolo 25 del DPR 600/1973.”

Con l’approvazione della legge n. 124/2017 sulla concorrenza, l’attenzione è stata riportata all’esercizio dell’attività professionale in forma societaria. Questa possibilità permette di iniziare un’attività con un assetto organizzativo ulteriore rispetto agli studi individuali e agli studi associati. Le nuove società tra professionisti rappresentano un’opportunità da considerare per tutti coloro che già esercitano la professione, per verificare l’opportunità di proseguire l’attività inquadrandola nella nuova struttura organizzativa della Stp.

A partire dalle informazioni che quotidianamente forniamo alla Pubblica Amministrazione, in formato strutturato ed aperto – afferma Michele Nastri, Presidente di Notartel e Consigliere responsabile del settore informatico del Consiglio Nazionale del Notariato – abbiamo costruito un database per raccontarci e raccontare le storie degli italiani: l’acquisto della casa, i mutui, le donazioni, l’impresa individuale e collettiva, i valori economici delle transazioni che passano nei nostri studi.

La digitalizzazione è un fenomeno destinato a crescere sempre di più e ad essere applicato a molteplici ambiti e servizi. All’interno di questa prospettiva del 4.0 si gioca la direttiva che ha tracciato la Commissione Ue proponendo l’uso di strumenti e processi digitali per la costituzione di società di capitali.

La Notarchain si propone come soluzione ottimale per tutti quegli ambiti in cui è necessaria una maggiore certificazione e sicurezza, come disegni, opere d’arte, beni mobili in genere. La collaborazione con la SIAE permetterà inoltre il deposito e archiviazione dei codici sorgente. “Sarà possibile, dunque, depositare presso un qualsiasi notaio italiano il codice sorgente di un nuovo programma ottenendo in tempo reale l’inserimento di tale file in un registro condiviso con Siae che ne permette l’immediata attribuzione di una marca una marca temporale e quindi la certezza che nessuno possa in futuro contestarne la paternità.”