Dopo mesi di discussioni, talvolta decisamente aspre, proteste e anche scioperi, qualcosa sembra muoversi per quanto concerne il disegno di legge concorrenza. Dopo l’invio del testo del Governo alla Camera si sono succedute oltre 70 audizioni dei rappresentanti di farmacisti, assicurazioni, notai, commercialisti, aziende del settore energetico, banche, poste. Su alcuni organi di stampa si è parlato anche di lobby attive per difendere i propri interessi, di sicuro ci saranno delle mediazioni che produrranno modifiche sostanziali. La più importante di queste riguarda la cancellazione della norma che prevedeva la compravendita di un immobile non a uso abitativo (che valga non più di 100.000 euro) con una semplice scrittura privata autenticata da un avvocato. Stando alla proposta di modifica, attuata da due relatori del PD Silvia Fregolent e Andrea Martella, l’atto rimarrebbe di competenza dei notai, con un incremento della loro presenza sul territorio nazionale, passando dagli attuali 7.000 professionisti a 10.000. Altri cambiamenti rispetto al testo originale coinvolgerebbero la possibilità di creare società di capitali privati negli Studi Legali, la diminuzione delle commissioni per i cittadini sulle carte di credito, la cancellazione dell’obbligo di rivolgersi a carrozzieri convenzionati e riduzione dei tempi per presentare i testimoni nel campo assicurativo, il ricalcolo di danno biologico e morale tra i criteri di rimborsi, il taglio delle RC Auto per chi non ha avuto sinistri. Per ciascun punto elencato il condizionale è comunque d’obbligo, la discussione in aula non sarà affatto semplice.