È in libreria “Puglia, la nostra terra ieri oggi e domani”, l’ultima fatica letteraria del conosciuto notaio barese Michele Buquicchio, edita da Adda Editore. Si tratta di un omaggio alla Puglia, realizzato narrando di un nutrito gruppo di personalità fortemente legate alla regione, anche per la competenza nei settori della propria attività professionale. Un viaggio nei luoghi e nelle attività del nostro tempo e della nostra terra, di cui il professor Buquicchio ha parlato in un’intervista all’Ufficio Stampa della Bit Sistemi.

Domanda: Michele Buquicchio, Lei attualmente esercita la professione di notaio, ma al tempo stesso è Professore Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico presso la Facoltà di Economia a Bari e ha ricoperto ruoli importanti, come componente della Commissione Nazionale per il concorso in Magistratura, consigliere comunale e poi Sindaco di Bari, solo per citarne alcuni. Come ha coniugato tutte queste attività con la letteratura?

Risposta: Ritengo che ogni uomo debba rispondere in ogni momento della vita ai bisogni della propria anima. Uno dei miei bisogni interiori più insopprimibili è stato, ed è ancora, quello della curiosità, sia intellettuale sia materiale; perciò nella mia ormai lunga vita operativa ho cercato di avere sempre molteplici interessi per rispondere alle varie chiamate che provenivano dalla mia sensibilità culturale. La prima vocazione è stata la carriera universitaria che, come ben noto, si suddivide fra l’insegnamento e la ricerca scientifica, entrambe molto appaganti per chi le pratica con entusiasmo e curiosità. Oggi che sono andato anticipatamente in pensione dall’Università ho voluto abbandonare le ricerche, e quindi le pubblicazioni, scientifiche per cimentarmi in un’opera ad ampio spettro e di tipo divulgativo.

Domanda: Il suo ultimo libro, “Puglia, la nostra terra ieri oggi e domani” edito da Adda Editore, narra di vicende e situazioni dove il comune denominatore è sempre la sua regione di appartenenza. Cosa la motiva a voler trattare il Tacco d’Italia?

Risposta: Come ho esposto nella presentazione del volume le ragioni dell’opera sono state essenzialmente due.

Ogni individuo ama la sua terra, sia quella di origine, ove ha avuto i natali o vi ha trascorso la giovinezza, sia quella di adozione, ove ha svolto la sua prevalente attività lavorativa o vi ha allocato la propria residenza. In ogni caso il rapporto con la “propria” terra è forte! Massimamente per chi ha ricevuto soddisfazioni che hanno reso sapida la propria esistenza. E’ questa la principale ragione che mi ha indotto a pensare di fornire un contributo in termini di affetto e di riconoscenza al territorio pugliese in cui sono nato, ho vissuto e ho operato.

Un’altra ragione consiste nel segnalare all’attenzione dei più giovani, in termini di positività, le qualità attuali o potenziali della Puglia, allo scopo di invogliarli a restare sul territorio per vivere in loco la propria esperienza lavorativa e prepararsi, poi, a essere, a loro volta, esempio e guida per le generazioni a seguire. Insomma, un incoraggiamento all’orgoglio pugliese!

Naturalmente non sarebbe stato possibile realizzare questo sogno “in solitario” e allora ho contattato una serie di personalità delle sei province pugliesi. Tutte fortemente legate alla Regione per aver espresso nel passato, o perché esprimono oggi, alcune tra le migliori competenze nei settori della propria attività lavorativa. Una collettanea, invero, mi è apparsa subito una soluzione che potesse supplire alle carenze di un lavoro individuale, sia perchè il concerto rende più armoniche le varie individualità, sia perchè il prestigio di tante illustri personalità avrebbe reso ancora più gradito questo contributo offerto al comune territorio.

Domanda: Pur se in modalità molto differenti dai suoi precedenti testi, anche questo libro tratta di alcuni argomenti inerenti l’economia e l’attualità sociale. Si tratta di una costante legata alla Sua professione?

Risposta: I temi dell’economia mi hanno sempre interessato tanto che nel 1991 ho pubblicato un volume sulle cooperative in generale, con particolari riferimenti a quelle edilizie, ma poi, quando nel 2000 mi sono trasferito dalla Facoltà di Giurisprudenza a quella di Economia e sono entrato nel corpo docente del Dottorato di ricerca in Diritto Pubblico dell’Economia, i temi economici sono diventati pane quotidiano. Inoltre, oggi tutte le scelte politiche, sociali, e quindi giuridiche, sono fortemente condizionate dall’economia, dalla quale perciò non si può prescindere. Di qui una certa preferenza per i temi economici ma sempre con un’attenzione particolare ai risvolti sociali e in particolare ai temi del cosiddetto terzo settore. Ovviamente una forte sollecitazione mi è venuta anche dall’esercizio costante e altrettanto appassionato della professione di notaio, professionista sempre a contatto con i bisogni della gente, quindi al servizio della comunità.