Il  LIV Congresso Nazionale del Notariato è ormai vicino. Dal 7 al 9 NOVEMBRE 2019 nella cornice di una delle più belle città di Italia, FIRENZE, il mondo notarile si riunirà per riflettere, progettare, porre le basi per l’evoluzione della professione nel 2020.
Le sessioni di lavori congressuali avranno come fil rouge la tematica della Legalità.

La digitalizzazione è un fenomeno destinato a crescere sempre di più e ad essere applicato a molteplici ambiti e servizi. All’interno di questa prospettiva del 4.0 si gioca la direttiva che ha tracciato la Commissione Ue proponendo l’uso di strumenti e processi digitali per la costituzione di società di capitali.

Qual è l’importanza della digitalizzazione all’interno di uno Studio Notarile? Le è possibile raccontarci in breve del Suo primo Atto Informatico?

Confesso di continuare ad apprezzare la carta, arriverei a dire che carta canta, ma non lo farò. Non ho ancora deciso se sono un obiettore di coscienza rispetto alla digitalizzazione, ma mi costa che ce ne siano tanti. C’è infatti chi si ritiene obiettore rispetto ad un documento che non possa essere appreso direttamente attraverso i cinque sensi, quindi su supporto digitale magari allocato su una nuvola. Se proprio vogliamo cogliere l’aspetto religioso dell’atto notarile nella sua sacralità potremmo dire che l’Atto Notarile Informatico e la sua conservazione in cloud non è altro che l’Atto Notarile assurto in cielo che perpetua la sua essenza di massimo della divinità. Ero partito scherzando, ma mi sto convincendo che per chi non ha ben inteso come funziona l’Atto Informatico Digitale c’è spazio per coltivare il mistero della fede, credeteci che sarete creduti con evidenti vantaggi sulla credibilità tout court.