Slittamenti e proroghe rendono piuttosto complicata la questione relativa alle novità fiscali in tema di utilizzo del POS. Facciamo, quindi, un po’di chiarezza.

Si è fissato l’obbligo di accettazione dei pagamenti effettuati attraverso carte di debito per tutti i versamenti superiori ai 30 euro e, in sede di prima applicazione e fino al 30 giugno 2014, l’adempimento dell’obbligo spetta  solo a soggetti il cui fatturato dell’anno precedente a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento sia superiore a 200mila euro.

La disposizione risulta particolarmente ampia riguardando non solo gli esercenti arti e professioni, ma anche i commercianti e gli artigiani che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi.

È importante precisare che, per quanto concerne le attuali disposizioni, eventualmente suscettibili di modifiche nei prossimi mesi, l’obbligo non riguarda l’istallazione del POS presso il luogo di esercizio dell’attività. L’infrazione, infatti, non si configura nel caso in cui l’operatore non sia pronto con il nuovo adempimento, quindi se non ha effettivamente installato il POS, ma solo in caso di “rifiuto” del pagamento con bancomat. Scatta, quindi, anche in caso di richiesta al cliente di effettuare il trasferimento della somma di denaro dovuta attraverso un altro strumento di pagamento, pur se tracciabile. Pertanto, fino al momento di tale rifiuto non potrà essere irrorata alcuna sanzione nei confronti del professionista o dell’operatore, anche se il provvedimento non ha individuato (almeno per ora) alcuna sanzione specifica e che essa verrà meglio definita da un futuro decreto.

Ricordiamo che il POS (Point of sale) è il dispositivo elettronico che consente di accettare pagamenti tramite carte di credito, di debito e prepagate, consentendo ad un esercente commerciale di incassare, direttamente sul proprio conto corrente, i pagamenti mediante moneta elettronica. I terminali  POS sono dispositivi informatici che, oltre ad essere connessi ad una rete LAN, hanno le classiche funzioni di programmazione e configurabilità di un mini computer per l’accettazione di diverse tipologie di carte elettroniche. Vi sono, inoltre, varie tipologie di POS: quello fisico, maggiormente utilizzato, quello virtuale, che permette di gestire i pagamenti online tramite una pagina internet dedicata, quello cordless, detto anche PocketPos e il POS Mobile, che permette di effettuare transazioni tramite il proprio smartphone.

Altra indicazione importante riguarda i costi: il Notariato ha già stipulato una convenzione con la Banca Popolare di Bari (Banca cassiera della Cassa Nazionale del Notariato),  per quanto concerne la fornitura e la gestione delle transazioni tramite POS. Ciò non toglie che ci si possa rivolgere al proprio istituto bancario di fiducia o ad altri operatori.

In ogni caso, oltre ai costi di commissioni ed oneri, Vi consigliamo di verificare gli eventuali costi telefonici legati alle transazioni. L’ideale sarebbe effettuare le stesse per mezzo di POS che utilizzano connessioni internet, che azzerano tali spese.