Il Tribunale ordinario di Roma, con sentenza del 13 luglio 2014, ha dichiarato inammissibile un ricorso per decreto ingiuntivo, depositato nell’ambito di un processo civile telematico, consistente in una scansione del documento analogico originario. Il documento, ottenuto per mezzo di una scannerizzazione dell’originale, seppure sottoscritto con firma digitale, consisterebbe in una mera riproduzione.                                                       Per tale motivo, dal momento che non rispecchia gli standard previsti dalle relative regole tecniche per i formati degli atti processuali su supporto informatico, non può essere ammesso nell’ambito del Processo Civile Telematico.

Con decreto del Ministro della Giustizia del 21 febbraio 2011, n. 44 e con provvedimento del Ministero della Giustizia del 18 luglio 2011, sono stati stabiliti gli standard da rispettare nella redazione e creazione di un documento informatico. Si è, pertanto, stabilito che il documento informatico, utile ai fini del PCT, deve essere in formato PDF/A partendo da un testo scritto al pc e non scannerizzato. Si deve, quindi, poter copiare il testo ed eventualmente incollarlo in altri documenti.

Ne consegue, quindi, che i PDF generati dalla scansione fotografica di documenti su carta non siano elementi validi per il Processo Civile Telematico.

Non ha quindi valore in termini di ricorso un eventuale riferimento al raggiungimento dello “scopo”, di cui si fa menzione nell’art. 121 del Codice di Procedura Civile. Quello, infatti, che conta ancor prima della finalità è il rispetto delle regole e degli standard prestabiliti per il documento informatico. In assenza di questi standard non è assolutamente possibile lo svolgimento di un processo in forma telematica.

Occorre, quindi, avere considerazione dell’attuazione degli standard e delle caratteristiche nel momento in cui si redige il documento. Lo stesso principio si applica agli atti notarili su supporto informatico per la cui redazione si deve far riferimento a quanto previsto nel Manuale Operativo del Sistema di Conservazione a norma del Notariato Italiano.