Novità per il Catasto, cambiano i criteri di valutazione e calcolo delle rendite immobiliari. Il Decreto istituisce nuove categorie catastali che divideranno gli immobili in tre gruppi: a «destinazione ordinaria», che in otto categorie distingueranno le abitazioni, «a destinazione speciale», articolati in 18 categorie a seconda del tipo di attività degli impianti (energia, miniere, industria, logistica, ambiente) e ancora immobili occupati da servizi (direzionali, commerciali, scuole, sanità). Per definire il primo gruppo, a destinazione ordinaria, verrà utilizzata la sigla “0”, per il secondo, quello degli immobili a destinazione speciale, verrà utilizzata la sigla “S” e ancora, a fini inventariali, sarebbe previsto un ulteriore gruppo (sigla “I”), in cui iscrivere le unità immobiliari improduttive. Inoltre, il nuovo algoritmo di calcolo per stabilire il valore dell’immobile terrà conto di una serie di parametri: localizzazione, presenza di servizi nel quartiere, ascensore, stato di manutenzione dell’immobile o ancora efficienza energetica.
Per Imu e Tasi si prevedono notevoli aumenti. L’Iter della nuova riforma del Catasto è già avviato, anche se la legge entrerà in vigore nel 2018/19.