Come vi immaginate uno dei più grandi furti della storia americana?

Probabilmente starete immaginando uomini incappucciati che scavano tunnel sotterranei, hacker informatici in grado di violare ogni sistema di sicurezza bancario o, se siete più romantici, cowboy che entrano a cavallo in un saloon del profondo far west per spendere il corposo bottino.
Invece no, i protagonisti di questo latrocinio sono semplici reporter sotto copertura, che in meno di 90 minuti riuscirono ad appropriarsi indebitamente dell’Empire State Building, uno dei simboli più iconici di New York, semplicemente…presentando delle firme falsificate.
Non si tratta di un furto vero e proprio, ma una provocazione giornalistica tesa ad evidenziare le inefficienze burocratiche di New York.
Questo evento, che assume connotati tragicomici, ci impone una riflessione sull’importanza sociale, economica e amministrativa della funzione notarile.
Infatti, se gli USA avessero un modello notarile di tipo latino come il nostro, probabilmente i 102 piani in stile Art decò non sarebbero mai stati oggetto di frode, così come molti altri immobili statunitensi e questa è una tematica che merita approfondimento!

NELOTS “STOLEN” L’EMPIRE STATE BUILDING

Correva l’anno 2008 quando la Nelots Properties Llc, una società fittizia dietro cui si celava il giornalista del New York Daily News, William Sherman ottenne dal Comune di New York un atto ufficiale che documentava il passaggio di proprietà dell’immobile sito al 338 della Fifth Avenue dall’Empire State Land Associates alla suddetta società “fraudolenta”.  In soli 90 minuti l’ufficio preposto esaminò la presenza dei documenti, dei timbri notarili e delle carte d’archivio senza preoccuparsi dell’autenticità delle firme o porsi domande riguardo l’acquisizione per lo meno “insolita”. Eppure, le carte, i documenti e gli atti consegnati erano pieni di errori e assurdità, inserite appositamente, che avrebbero dovuto suscitare quantomeno un’ ombra di dubbio negli addetti, ma che sono passate assolutamente inosservate.  Lo stesso nome della società letta al contrario è “Stolen”, ovvero “rubata”. Il  notaio “presunto” firmatario delle carte portava il nome “Willie Sutton”, uno dei più celebri rapinatori di banche della storia americana. Un altro esempio di questo citazionismo provocatorio è la presenza tra i testimoni di “ Fay Wray”, l’attrice resa celebre proprio dalla pellicola “King Kong” del 1933 che vede nell’edificio newyorkese una delle ambientazioni più iconiche. Ovviamente il quotidiano ha reso l’edificio 24h dopo ai proprietari, ma questa denuncia fece breccia nell’opinione pubblica americana e dimostrò in via tangibile le enormi falle del sistema di registrazione degli atti di proprietà.

UNA TRUFFA A FINI GIORNALISTICI

Ma come è stato possibile tutto questo?

Nel Comune di New York nessun impiegato è preposto alla verifica delle informazioni presenti nei documenti, pertanto delle carte consegnate dal reporter del New York Daily News vennero ritenute paradossalmente congrue ad attinenti alla legge, senza che nessuno le controllasse effettivamente. Queste le parole del reporter William Sherman che ci illustrano più nello specifico le dinamiche della truffa: “”Ho preso tutte le informazioni necessarie alla transazione direttamente dal vero atto di proprietà e le ho utilizzate per creare un nuovo atto nel quale io, a nome della Nelots Properties, diventavo il nuovo proprietario”… L’aspetto più divertente della truffa è che nessun impiegato dell’ufficio ha verificato i dati dei documenti che ho consegnato ma tutti si sono preoccupati di controllare che le varie imposte e marche da bollo fossero state pagate regolarmente e che sul foglio apparisse il timbro del notaio”.

IL RUOLO NOTARILE

Negli USA vige il modello notarile di stampo anglosassone denominato “Public Notary”, dove il notaio è responsabile solo dell’autenticità delle firme, ma non ha competenze sul controllo preventivo della legalità degli atti come avviene nei paesi la cui funzione notarile aderisce al modello latino, come il nostro.
Questo episodio, che assume contorni drammatici e divertenti al contempo, evidenzia chiaramente le problematiche che i notai potrebbero evitare, facendoci rivalutare complessivamente il ruolo sociale di questa classe professionale, vittima tristemente ed erroneamente di luoghi comuni che ne offuscano l’importanza. Se infatti l’Empire State Building fosse stato su suolo italiano, molto probabilmente, al netto delle inadempienze degli addetti comunali e delle dinamiche procedurali, la circolazione degli atti falsi sarebbe stata bloccata sul nascere.

Dal 28 febbraio 2023 ci si può rivolgere anche al notaio, oltre che al giudice, per la volontaria giurisdizione.

La volontaria giurisdizione comprende procedimenti rivolti alla gestione di un negozio o di un affare a tutela, nella maggior parte dei casi, di persone deboli.

I NOTAI DIVENTANO ALTERNATIVI AL GIUDICE TUTELARE COME PRESIDIO QUALIFICATO A TUTELA DEI SOGGETTI PIU’ FRAGILI.

Cosa cambia con la riforma Cartabia?

Le autorizzazioni per la stipula degli atti pubblici e scritture private autenticate nei quali interviene un minoreun interdettoun inabilitato o un soggetto beneficiario dell’amministrazione di sostegno, oppure relative ad atti che hanno ad oggetto beni ereditari, possono essere rilasciate anche dal notaio rogante previa richiesta scritta delle parti, personalmente o per il tramite di procuratore legale.

Quali sono i vantaggi?

Si riducono notevolmente i tempi di autorizzazione.

In caso di minore, interdetto, inabilitato o beneficiario di amministrazione di sostegno quando serve l’autorizzazione?

  • Accettare in donazione un immobile
  • Vendere/acquistare un immobile
  • Permutare un immobile
  • Dividere un immobile con altri
  • Accettare l’eredità
  • Accettare legati
  • Cancellare ipoteche
  • Intervenire in un atto di mutuo come datore di ipoteca.

In caso di beni ereditari per quali soggetti serve l’autorizzazione?

  • I chiamati all’eredità o gli eredi
  • Il curatore dell’eredità giacente
  • L’esecutore testamentario.

Come funziona la volontaria giurisdizione con il notaio?

  • Il notaio rogante rilascia l’autorizzazione, verificando la necessità o l’utilità evidente di straordinaria amministrazione nell’interesse del sottoposto a misura di protezione
  • Il notaio comunica l’autorizzazione alla Cancelleria del Tribunale e al Pubblico Ministero presso il tribunale che sarebbe stato competente a emettere il provvedimento
  • L’autorizzazione rilasciata dal notaio acquista efficacia dopo 20 giorni dalle comunicazioni al Tribunale e al Pubblico Ministero, senza che sia stato proposto reclamo.

Il notaio rogante può utilizzare l’autorizzazione emessa da un altro notaio?

L’autorizzazione può essere rilasciata solo dal «notaio rogante». Un notaio non può stipulare l’atto in base all’autorizzazione rilasciata da un altro notaio.

Scarica le infografiche sulla volontaria giurisdizione direttamente dal sito notariato.it

Dal sito del Consiglio Nazionale del Notariato

Gli sportelli di informazione notarile nascono con la finalità di orientare i cittadini su temi molto importanti quali: l’acquisto della casa, mutuo, donazioni, testamenti e successioni, vittime di usura e racket, amministrazione di sostegno. In particolare l’attenzione è rivolta alle fasce più deboli della popolazione che necessitano di un supporto operativo e pratico e ad una tutela maggiore.

Il 17 Gennaio 2020 è stato pubblicato il regolamento sulle DAT, grazie al Decreto del Ministero della Salute del 10 Dicembre 2019 n.18. Il decreto che entrerà ufficialmente in vigore il 1 febbraio 2020, sancisce in qualche modo l’operatività della legge sulle Dat.

Il regolamento definisce in effetti i contenuti informativi della banca dati, i soggetti che concorrono alla sua alimentazione, le modalità di registrazione e di messa a disposizione delle DAT, le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti della persona, le modalità e i livelli diversificati di accesso alla medesima banca dati”.(Notariato.it)

La norma transitoria n.11 prevede inoltre che anche i Notai entro sessanta giorni dall’attivazione della Banca Dati nazionale debbano trasmettere al Ministero della Salute un elenco delle persone che hanno già espresso dichiarazioni anticipate di trattamento e le copie delle relative DAT.

Ricordiamo che le DAT comunemente definite “testamento biologico o biotestamento” sono regolamentate dal art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018.

Esse non sono altro che l’espressione delle proprie scelte e della propria volontà in materia di trattamenti sanitari nonché il consenso o il rifiuto di accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche, singoli trattamenti sanitari.

La Banca Dati nazionale è invece stata istituita presso il Ministero della salute al fine di raccogliere le copie delle dat; garantirne l’aggiornamento; assicurare l’accessibilità.

Le Banche dati vengono aggiornate oltre che dai Notai anche dagli ufficiali di stato civile, i responsabili delle unità organizzative regionali competenti che abbiano regolamentato la raccolta di copia delle DAT.

Per sapere di più in merito alla disciplina delle DAT: Disposizioni anticipate di trattamento – DAT.

Possiamo quindi dire che il processo legato alle DAT giunge così al suo termine e scatta la fase pienamente operativa della legge stessa.

Un ottimo risultato a tutela della libertà personale inviolabile perno del diritto costituzionale italiano è stato finalmente raggiunto.

(Fonti: Consiglio Nazionale del Notariato; salute.gov.it)

Il 6 dicembre 2019 il papa ha incontrato i Notai. In questa occasione ha ribadito con forza quella che è la scopo fondamentale di qualsiasi professione o attività lavorativa quella di aiutare la società a diventare più umana.

Buone Notizie dal Consiglio Notarile di Taranto! Certamente non vi è un modo migliore di concludere l’anno riconoscendone quelli che sono stati i risultati fondamentali per la professione notarile e la lista potrebbe davvero essere molto lunga.

Srl online: è aperto il dibattito nel campo notarile dato che con la direttiva 1151/2019 è stata argomento particolarmente interessante per i Notai che hanno seguito il 54° Congresso Nazionale del Notariato.

La direttiva europea obbliga, infatti, i legislatori nazionali entro il 2020 a prevedere una disciplina tecnica che permetta la costituzione di srl, il notariato ovviamente non può esimersi dal prendere in considerazione questa novità e avviare una riflessione in merito.

Investire in Italia è sempre più facile grazie all’ accordo operativo siglato ufficialmente in occasione del 54° Congresso Nazionale del Notariato a Firenze dal ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e il Consiglio Nazionale del Notariato.

Il Notaio è donna! Attualmente siamo abituati ad una presenza costante di Notai di genere femminile in Italia ma per avere la prima donna Notaio si è dovuto aspettare il  1900.

La prima richiesta di candidatura di una giovane donna “Adele Pertici” risale al  15 Novembre del 1913,  i Notai Romani dimostrarono lungimiranza e accolsero la candidatura che fu revocata dal procuratore del Re con la seguente motivazione: “Vige il divieto per le donne di esercitare un pubblico ufficio.”